Sono io Alarico (e porto corona)

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Sono io Alarico, e porto corona
La Bruma è del mio regno signora e padrona
E sovrano son crudele, la mia spada è lunga e dura
Che non mi fermeranno le tue mura!

Sono io Alarico, e porto corona
Però nelle mie stanze è mia moglie che mi doma
E di fronte al mio cospetto ogni donna si concede
Ma la mia terra è ancora senza erede...

Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo
Prega Laetitia che alzi la tua verga
La spada è la tua amante e fiero è il tuo cipiglio
Però Griselda non può darti un figlio!!

Sono io Alarico, e porto corona
La forza mia possente è alla pugna che mi sprona
E in battaglia con ardore la mia spada sempre affondo
Però nel letto a volte mi confondo

Sono io Alarico, e porto corona
Tengo un orso per il collo e so reggere ogni soma
Faccio io ogni esecuzione del mio regno e me ne vanto
Però alla sera sono troppo stanco!

Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo
Prega Laetitia che alzi la tua verga
La spada è la tua amante e fiero è il tuo cipiglio
Però Griselda non può darti un figlio!!

La spada è la tua amante e fiero è il tuo cipiglio
Però Griselda non può darti un figlio!!

Autore

Sconosciuto.

Musica
Sull'aria di Ballo in Fa diesis Minore di Angelo Branduardi

Commenti e Dicerie

Il menestrello che compose questa canzone doveva aver conosciuto bene il Principe Alarico D'Urso, assai meglio di quanto quest'ultimo si sia mai preoccupato di conoscere sua moglie, Elissa Alcestidi. La paziente principessa infine gli diede un figlio, ma che Goffredo d'Urso, progenie degli Alcestidi di Venalia ed educato presso la corte del Magnifico di Valleterna, possa un giorno essere l'erede di Castelbruma, è questione quantomai dubbia. [1]
  1. ^ dice Desdemona Alcestidi, Basilissa di Venalia